Nell’ambito del WORLD ANTHROPOLOGY DAY 2023 , in collaborazione con l’Università Bicocca, sabato 18 febbraio dalle ore 10 un interessante appuntamento per ripercorrere un pezzo di storia di Sesto San Giovanni e quindi trovare tracce nel suo territorio.
La prima parte dell’evento si svolgerà al Centro Culturale Valmaggi e prevede l’esibizione dei cantastorie Mauro Geraci, antropologo e poeta cantastorie, e Franco Trincale, le cui canzoni politiche e sociali hanno animato per anni la piazza del Duomo di Milano; l’esibizione riguarderà i temi dell’esclusione, delle periferie e della migrazione a Sesto San Giovanni negli anni del boom economico.
La seconda parte sarà dedicata a una passeggiata fotografica. La passeggiata è pensata come un esercizio di fotografia ed etnografia a Sesto San Giovanni: si snoderà tra luoghi significativi del processo di espansione industriale, dell’esodo meridionale verso la “Stalingrado di Italia” e delle nuove traiettorie migratorie. A ogni tappa gli organizzatori discuteranno della storia del luogo, dei suoi legami con la migrazione di ieri e con quella di oggi, delle forme urbane di riappropriazione, di abbandono e di rigenerazione.
Ai partecipanti sarà chiesto di scattare fotografie durante la passeggiata, in modo da interpretare e rileggere il paesaggio urbano e di esplorare le potenzialità della relazione tra street photography e antropologia, tra luoghi e storie di vita migranti. La fotografia è uno strumento valido per rovesciare lo sguardo sui luoghi che ci sono più prossimi e per comprendere, attraverso l’etnografia, in che modo si intersecano il qui e l’altrove a Milano, mutando radicalmente la prospettiva dominante. Una fotografia, che “poco testimonia del reale; molto del suo autore e della situazione che ha creato” e che ci porta nella direzione “del levare realtà per giungere al segno e all’astrazione” (Faeta 2003).
Non è richiesta alcuna competenza pregressa o strumento specifico, sono ben accetti anche smartphone e tablet. Tre fotografie a scelta e l’intervista verranno raccolte da ogni partecipante per essere poi pubblicate nei materiali AnthroDay.