Il recital che presentiamo è un viaggio nel tango argentino dall’800 ad oggi: le sue origini, la diffusione nel mondo, i suoi più famosi interpreti. Un racconto che parla del continente sud-americano, dell’immigrazione, della lingua e delle melodie. Il Tango è un universo, è un’emozione dalle tante facce che ha stimolato libri, cinema e teatro, che ha costruito un contenitore di metafore e racconti; nato da un crogiolo di razze, somiglia molto al jazz, che è filosofia del tempo (sempre perduto) e della solitudine (sempre ineluttabile). Il Tango è un linguaggio, è un fenomeno vivo di cultura, che oltrepassa i confini della sua terra.
Il tango, nato alla fine del diciannovesimo secolo all’interno di un processo di immigrazione che vede milioni di europei riversarsi nelle città argentine, è la testimonianza storica e culturale di un paese complesso come l’Argentina, ma è anche e soprattutto l’espressione di un lirismo universale, nutrito di sentimenti eterni come la malinconia, la nostalgia, la sensualità, la passione, la rabbia.
“Il tango – diceva Borges – è un pensiero triste messo in musica”
Racconta Giorgio Oldrini, giornalista
Voce recitante Ida Spalla
Musica con il Trio Chalomeau composto da Edoardo Lega – clarinetto basso, Donato Napoli – calrinetto, Nicola Zuccalà – clarinetto.
Ingresso gratuito.